Presentazione

Iniziamo qui una nuova avventura letteraria, anzi: video-letteraria, in quanto si tratta di uno spazio nel quale verranno raccolti dei brevi "video" di amici poeti e artisti in genere, autoprodotti, in modo molto semplice e sobrio. Ognuno di loro legge / recita / declama una propria poesia, a sua libera scelta.

L'idea di formare questa "Antologia di video poesie", denominata IL CIRCOLO DELLE VOCI, è nata alcune settimane fa dal sottoscritto e dalla poetessa Vanina Zaccaria, alla quale va anche il merito di aver iniziato una interessante rubrica di letture videopoetiche "Da questi occhi" sul Sito Facebook di RPlibri di Rita Pacilio (https://www.facebook.com/RPlibri/).

Auguriamo a tutti buona visione e buon ascolto!

domenica 31 maggio 2020

Dalila Hiaoui

Da Roma, la poetessa e scrittrice di origine marocchina Dalila Hiaoui legge una sua poesia nella sua lingua originale.
La traduzione in italiano è di Filomena Savore.




Destino

Hanno detto:
di notte accendi delle candele
provenienti dagli universi del pentimento...
Chi ti ha lasciato tornerà a te
sottomesso...  Rinunciando ai piaceri
pregando, di notte... devotamente.
Naviga a tratti,
sull’implacabile trono delle donne
e fa durare, a lungo...
la malinconica tristezza.
Cara tribù, imploro il tuo perdono.
Io non abiterò affatto
in questo mulino dalle acque inaridite
che si corrodono ai fianchi
per rianimare i tronchi.
Dal suo isolamento, il mio cuore si adatta
perdendo qualsiasi speranza
di un amore sparito per sempre
e di una gleba incolta, incapace di produrre
ramoscelli di bosso.
Alla mia porta bussa il destino...
Che posso io,
se non una sottomissione totale?
Perché, è facile per noi
non asservire le nostre viscere
all’impetuosità?
Queste prigioni sotterranee
questi tappeti carcerari
questi telai
che domani tesseranno delle colline,
delle tende... delle ciglia
che puntando all’orizzonte all’indirizzo dell’alba
prodigheranno battiti.
Cara tribù, ecco, il destino compassionevole.
Io giudico la sua compassione, fondata, dunque legittima.
Tanto è clemente, verso un’anima
costretta per l’abiezione
a mettersi in ginocchio.

Dalila Hiaoui, da La brezza del sud
Traduzione in italiano di Filomena Savore

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